BREVE STORIA DELLA CONCESSIONE ALLO ZUCCHERO
BREVE STORIA DELLA CONCESSIONE ALLO ZUCCHERO
«L’unica differenza tra me e un isterico è che io non sono isterico»
Jean-Martin Charcot (1870)
Breve racconto isterico di Ugo Derantolis
TOTÒ Y OLMEDO
TOTÒ Y OLMEDO[1]
LA CREATIVIDAD Y LO QUE, OPONIÉDOSELE
POR CONTRASTE, LA IMPIDE
Totò y Roberto Murolo cantando
Olmedo y García Grau
por Gustavo Rubén Giorgi
He aquí el desafío por elucidar: la situación de la creatividad ante a-quello que, oponiéndosele, la impide; arduo por cierto. Pero que hace oportuna la siguiente cita de El nombre de la Rosa para intentar su a-bordaje:
«No hay progreso, no hay revolución de las épocas en las vicisitudes del saber, sino, a lo sumo, permanente y sublime recapitulación.»
ANIMAMEDIATICA N. 4 - la rivista internazionale
ANIMAMEDIATICA N. 4 - la rivista internazionale
è on line
ANIMAMEDIATICA N. 4 – il nuovo numero della raffinata rivista internazionale di psicoanalisi, arti, spettacolo e discipline sociali, con contributi in cinque lingue, è on line!
Sfogliatela o scaricatela liberamente all'indirizzo:
http://www.animamediatica.it/rivista/ANIMAMEDIATICA4.pdf
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OCHO AUTOBIOGRAFÍAS: MEMORIA Y LITERATURA
OCHO AUTOBIOGRAFÍAS: MEMORIA Y LITERATURA
Los invitamos al próximo Curso en el Museo Monte de Piedad
“OCHO AUTOBIOGRAFÍAS: MEMORIA Y LITERATURA”
La narración del “yo” como representación del mundo
LA MIA ESPERIENZA BRASILIANA
LA MIA ESPERIENZA BRASILIANA
San Paolo del Brasile - manifesto diretto agli emigranti italiani
di Maria Luisa Guantario
Nell’agosto del 2014 mi sono trasferita in Brasile; più precisamente a Recife - nello stato del Pernambuco a Nord-Est - per raggiungere mio marito, spintovi dal suo lavoro.
Una veduta della città di Recife, nello stato di Pernambuco
Dubbi, paure, perplessità mi avevano assalita mentre mi preparavo a quel drastico cambiamento: avrei trascorso lì diversi anni con mio figlio, che avrebbe frequentato la Prima Media nella locale Scuola Americana; soprattutto, mi sarei trovata in un immenso paese sconosciuto, che mi avevano descritto come pericoloso, di cui non parlavo la lingua.
ESTONIA: WHERE THE NATURE EMBRACES THE MODERN
ESTONIA: WHERE THE NATURE EMBRACES THE MODERN.
AN UNKNOWN WONDERFUL COUNTRY
The long way to explore Estonia
by Erica Di Francesco
“What is this country?” It’s not just tourists who ask this question but estonian themselves. It is an enchanting, alluring, modern, but traditional, conservative and warm country.
All these words can be used to describe Estonia and its special people. It is small in area but big in climate, geography, traditions and culture, encompassing many contrasts.
L’ARTE DI MY ITALY
L’ARTE DI MY ITALY
«Per me i colori sono degli esseri viventi, degli individui molto evoluti che si integrano con noi e con tutto il mondo. I colori sono i veri abitanti dello spazio.»
(Yves Klein)
di Rossella Monaco
Il film di Bruno Colella è una fusione tra arte figurativa, poesia, installazioni e filosofia napoletana. Un connubio riuscito. La maieutica socratica-partenopea dà alla luce una storia mista di ombre magiche, cruciverba giganti, Sofie Loren iconizzate, tombe ambitissime, orribili fabbricati dai quali come per incanto emerge la bellezza incontaminata: una donna-fiore di loto, glamour nonostante l’erosione scaturita dall'ambiente. La grande bruttezza conclamata dai palazzinari.
ANIMELAND A MONTEVIDEO
ANIMELAND A MONTEVIDEO
Doppia proiezione - il 20 e 21 maggio - al Montevideo Comics, in Uruguay, di Animeland – Racconti tra manga, anime e cosplay, documentario autoprodottodel regista pugliese Francesco Chiatante.
a cura di Carlo Dutto
PERISCOPIO SU CANNES - 70ESIMA EDIZIONE DEL FESTIVAL DEL CINEMA DI CANNES: dalla Cerimonia di Apertura, del 17 maggio, a quella di Chiusura, del 28 maggio
PERISCOPIO SU CANNES
70ESIMA EDIZIONE DEL FESTIVAL DEL CINEMA DI CANNES:
dalla Cerimonia di Apertura, del 17 maggio, a quella di Chiusura, del 28 maggio
testo e foto * di Cristiana Di Bartolomeo
- Cité et Palais des Festival et des Congrés,
Un’occasione trasversale d’incontro tra industria cinematografica e settima arte, per celebrità, filmmakers, distributori, produttori, festivaliers.
Ovvero, un’esperienza che promette stimoli, divertimento, ma anche riflessione.
TRE GRANDI PELLICOLE CHE PARLANO SPAGNOLO TRA MEDITERRANEO E AMERICA
10°FESTIVAL DEL CINEMA SPAGNOLO A ROMA (4-9 maggio 2017)
TRE GRANDI PELLICOLE CHE PARLANO SPAGNOLO TRA MEDITERRANEO E AMERICA
El olivo, della regista Iciar Bollaín: la piccola Alma (Inés Ruiz) e il nonno Ramón (Manuel Cucala)
di Francesco Senatore
L'ennesima rassegna di successo del Cinema spagnolo a Roma (ed in tutta Italia) porta sulla scena tre pellicole che hanno molto colpito il pubblico del cinema Farnese.
El Olivo, la storia di un albero che è anche quella di una terra, e la storia di una terra che è anche quella di una famiglia, la storia di una famiglia che è anche quella di una nazione.
Ci troviamo in una Spagna rurale, dove risplende al centro di questa opera meravigliosa il legame tra nonno e nipotina. Per soldi, visti i tempi, i figli dell'anziano capostipite, vendono, un albero, non un albero qualsiasi, ma l'Albero, un ulivo plurimillenario, piantato lì dagli antichi romani. Questo albero rappresentava il passaggio di consegne da una generazione all'altra, nei secoli. Il nonno si ammala. La nipotina scopre che gli acquirenti sono tedeschi; da quel momento in poi farà di tutto per riportare l'ulivo a casa, contro le banche e le multinazionali. Non ce la farà, ma il suo amore per il nonno appare la testimonianza di come giovani e anziani siano uniti ancor di più oggi rispetto a ieri in una strenua lotta per la salvezza delle proprie radici. Grande, giovanissima, bellissima, più che espressiva la protagonista Anna Castillo, diretta dalla regista Iciar Bollaín.
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10ª EDIZIONE DEL FESTIVAL DEL CINEMA SPAGNOLO A ROMA
10ª EDIZIONE DEL FESTIVAL DEL CINEMA SPAGNOLO A ROMA
di Serena Di Marco
Al Cinema Farnese Persol, nella cornice di Piazza Campo dei Fiori, a Roma. Dal 4 al 9 maggio 2017, si è svolta, la 10ª edizione del Festival del Cinema Spagnolo.
Si tratta di una rassegna importante che promuove e dà vigore a vari progetti cinematografici interessanti ed originali spagnoli e ispanoamericani.
La manifestazione fa tappa in varie città d’Italia: Reggio Calabria (Università per gli Stranieri, 10 - 13 maggio); Senigallia; Ancona (Cinema Teatro La Fenice, 27 - 31 maggio); Trento (Cinema Astra, 29 maggio - 1 giugno); Trieste (Cinema Ariston, 29 maggio - 1 giugno); Treviso (Cinema Edera, 29 maggio - 1 giugno); Perugia (Cinema PostModernissimo, 7 - 11 giugno); Torino (Cinema Centrale + Fratelli Marx, 14 - 18 giugno); Milano (Cinema Teatro Franco Parenti, 20 - 25 giugno) e, in seguito, raggiungerà anche Cagliari e Bergamo.
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PLANETARIUM: UNA CONNESSIONE TRA CIMEMA E ALDILÀ
“RENDEZ-VOUS”, A ROMA
PLANETARIUM: UNA CONNESSIONE TRA CIMEMA E ALDILÀ
di Serena Di Marco
Planetarium, di cui sono protagoniste le eccellenti Natalie Portman e Lily-Rose Depp, è stato presentato alla rassegna Rendez-vous di Roma (la prima si è tenuta al Lido di Venezia, fuori concorso) si fa strada nell’immaginario e nella sensibilità degli spettatori toccando un tema forte e complesso: i fenomeni paranormali.
La regista del film, Rebecca Zlotowski, vinse con Grand Central il “Premio François Chalais”, nella sezione “Un certain regard” del Festival di Cannes del 2013.
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LE DONNE AL CENTRO DELL’UNIVERSO - RENDEZ VOUS: IL NUOVO CINEMA FRANCESE A ROMA
RENDEZ VOUS: IL NUOVO CINEMA FRANCESE A ROMA
LE DONNE AL CENTRO DELL’UNIVERSO
di Serena Di Marco
In più città d’Italia (Bologna, Firenze, Milano, Napoli, Palermo ecc.) dal 5 Aprile al 7 maggio si è svolta la settima edizione di “Rendez-vous”, il Festival del Nuovo Cinema Francese.
Sede principale della kermesse è stata Roma (le proiezioni si sono svolte presso:il Cinema Fiamma; l’Institut Français; il Centre Saint-Louis; l’Accademia di Francia a Roma; Villa Medici e la Casa del Cinema). Nella Capitale sono giunti, infatti, grandi nomi del calibro di Olivier Assayas, Edouard Baer, Lucas Belvaux, Clotilde Courau, Louis Garrel, Mia Hansen-Løve, Antonin Peretjatko, Martin Provost, Thomas Kruithof, Diane Kruger, Nicolas Silhol, Claire Simon e Rebecca Zlotowski.
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TRUMAN CAPOTE, QUESTA COSA CHIAMATA AMORE
TRUMAN CAPOTE, QUESTA COSA CHIAMATA AMORE
Gianluca Ferrato nei panni di Truman Capote al teatro Vascello
di Federica Bassetti
Teatro Vascello di Roma
di Massimo Sgorbani
con Gianluca Ferrato
scene: Massimo Troncanetti
costumi: Elena Bianchini
impianto e regia: Emanuele Gamba
produzione: Teatro della Toscana
Un eccezionale Truman Capote, affabulante e provocatorio sul candido palco del Teatro Vascello di Roma, redivivo e più camaleontico che mai, ha sgomberato definitivamente da ogni dubbio la mente di chi, spettatore o meno, sia ancora incerto se attribuire ad un sentimento importante e vitale come l’Amore, l’assoluta precedenza sugli altri e soprattutto l’assoluta purezza.